Sulla chiesa di Santa Barbara in contrada Polino - Friddani

 

Fig. 0
La probabile chiesa di Santa Barbara prima del restauro

    Lo storico Gaetano Masuzzo, nel suo blog denominato "Cronarmerina", si è interessato a catalogare le 100 chiese di Piazza Armerina [1].  In un articolo intitolato "Le prime 15 su 30 chiese extraurbane scomparse o in rovina" al n. 7 dell'elenco compare la chiesa di Santa Barbara in contrada Polino. Non si specifica se quest'ultima sia scomparsa o in rovina ma, considerando che nel sito non sono presenti saggi o articoli specifici in merito, si può dedurre che di essa siano state perse le tracce. Prima di lui ha scritto in merito anche Litterio Villari nella sua "Storia ecclesiastica della città di Piazza Armerina Messina", non specificando nulla [2].
    La contrada Polino è ben nota ai barresi e ospita una bellissima masseria con un abbeveratoio ottagonale, attualmente in disuso (coordinate geografiche: 37°25'15.7"N 14°16'35.3"E). La prima ipotesi che si potrebbe fare riguarda proprio la presenza nella masseria della chiesa in oggetto o di una cappella. Ci rivolgiamo a persone che più di cinquanta anni fa, erano stabilmente residenti nel complesso della struttura o a chi ha svolto dei lavori anche successivamente e non troviamo alcuna traccia. La masseria, tra l'altro osservata dall'esterno, con molta probabilità non ospita la chiesa o la cappella di Santa Barbara. Non convince neanche l'orientamento della struttura: nord - sud.
    Nell'ipotesi che la chiesa si trovi nel territorio circostante, chiediamo notizie ai proprietari di terre attuali e precedenti. La risposta trovata riguarda l'esistenza di una casa che veniva usata come colonia estiva e che l'anziano proprietario chiamava in dialetto "culonia di Santa Barbàra": si specifica che in dialetto l'accento era sulla seconda "a". Nella Carta geologica d'Italia ISPRA n. 631 - Caltanissetta, tratta dalla carta 1:50.000 dell'IGM (vd. fig. 1), tale casa è segnata. Si può notare, nella carta, la presenza di due monti denominati Polino. In seguito a un sopralluogo, effettuato nella terra indicata, effettivamente troviamo un edificio in due blocchi che, allo stato attuale, si trova ad essere stato ampliato con la costruzione di un piano superiore (coordinate: 37°24'35.8"N 14°15'52.1"E). Lo spessore delle mura e il parato murario riconducono la datazione al secolo scorso. Nulla ci suggerisce che la struttura sia stata una chiesa (vd. figg. 2-4). A circa 60 m a sud della colonia, si trova una casupola semidiroccata orientata nord-sud, che molto probabilmente era un semplice ricovero per animali (vd. figg. 5-8).
    Non rimane che consultare mappe con eventuali indicazioni topografiche. Una carta tecnica storica del 1862-1876, anzitutto, non riporta le due strutture appena osservate: un'ulteriore prova della loro più recente costruzione (vd. fig. 9). Sono però indicate le case di Polino, la regione Polino e il monte Polino con una certa precisione. Nessuna chiesa viene segnata in mappa e nei dintorni l'unica costruzione degna di nota è la caserma Freddani (coordinate: 37°25'40.3"N 14°14'25.4"E). Si tratta dell'attuale borgo di attuale proprietà Caltavuturo e precedentemente di proprietà del barone Alù. Siamo di fronte a una masseria fortificata risalente al 1400 circa se non addirittura a un'epoca precedente. Nel complesso è presente anche una chiesa orientata a est con una facciata che si rifà alla semplice eleganza neoclassica (ved. figg. 0 e 10), da poco restaurata. In tutta la bibliografia consultata, non viene precisata l'intitolazione di tale chiesetta. Gli attuali proprietari non hanno, in merito, trovato affreschi, statue o tele che possano essere da indizio per comprenderne il titolo. Stupisce anche il fatto che di essa non si fa cenno nell'elenco delle 100 chiese di Piazza Armerina stilato dal Masuzzo, considerato che il territorio ricade nelle competenze della città dei mosaici. La vicinanza del monte Polino e della regione omonima fa nascere subito un dubbio: può darsi che la chiesa di Santa Barbara sia in contrada Polino-Friddani? Ad ogni buon conto, il borgo si trova proprio in mezzo alle due contrade ed è probabilissimo che i piazzesi, nell'indicare la contrada in cui è posta la chiesa, abbiano considerato la contrada Polino, del resto più estesa della contrada Friddani. Si consideri, altresì, che il territorio è sormontato dal monte Polino e non esiste in mappa un monte Friddani. Se così fosse, la chiesa di Santa Barbara si trova sia nella masseria Friddani sia nella contrada Polino. La colonia di Santa Barbàra è, comunque, la prova che la contrada Polino doveva contenere una chiesa dedicata alla martire. Risulta probabile che quella terra per il volgo era dedicata alla Santa, in quanto rendita asservita alla chiesa, che si trova a circa tre chilometri da essa. Il motivo della sparizione della chiesa è, quindi, semplice: si trova al limite di due contrade: la prima (Polino) aveva più rilevanza per i piazzesi; la seconda (Friddani) per i barresi, i quali ancora oggi pensano che il monte Polino sia il cozzo che si trova più a sud di esso e che sormonta la colonia di Santa Barbàra. Un banale qui pro quo.
    Nella speranza di aver sciolto il nodo della questione, si possono solo auspicare ulteriori studi. Noi possiamo solamente sottolineare che il culto di Santa Barbara è da sempre stato presente nel popolo barrese, come si può facilmente evincere dalle numerose preghiere dedicate alla martire. Si può, infine, sottolineare che, come noto da chi abita nel territorio, in certi periodi dell'anno i fulmini si manifestato in modo particolarmente violento in contrada Polino: motivazione da legare all'intitolazione della chiesa? Perché no?


Fig. 1
Stralcio della Carta geologica d'Italia ISPRA n. 631 - Caltanissetta, dalla carta 1:50.000 dell'IGM. Si può notare la presenza di due monti denominati Polino e, in basso, la casa colonica S. Barbara.
 

Fig. 2
La colonia di Santa Barbàra, lato sud


Fig. 3
La colonia di Santa Barbàra, mura interne

Fig. 4
La colonia di Santa Barbàra, parato murario, lato est


Fig. 5
Santa Barbàra, casupola-stalla, lato est


Fig. 6
Santa Barbàra, casupola-stalla, interno


Fig. 7
Santa Barbàra, casupola-stalla, lato nord


Fig. 8
Santa Barbàra, casupola-stalla, particolare del muro del lato ovest


Fig. 9
Carta tecnica storica del 1862-1876. Freccia rossa: il cozzo erroneamente denominato monte Polino. Cerchio rosso: la colonia di Santa Barbàra

Fig. 10
La probabile chiesa di Santa Barbara dopo il restauro: illuminazione notturna



Note

[1] https://www.cronarmerina.it/storia-ecclesiastica/100-chiese/item/1256-le-100-chiese-di-piazza-10

[2] Villari Litterio, Storia ecclesiastica della città di Piazza Armerina Messina,  Società Messinese di Storia Patria, 1988, p. 80.


Autore

Filippo Salvaggio


Ringraziamenti

Si ringrazia l'avvocato Massimiliano Caltavuturo per la preziosa collaborazione e i signori Totò Amore e Giuseppe Puzzo. 

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